Brano: [...]ente, la Direzione del laboratorio non aveva fatto bene i suoi conti assegnandomi un'intiera giornata per condurre a termine il lavoro. Oppure si era inteso, con quel trattamento benevolo, premiare i miei meriti in modo tacito e indiretto? Ciò rappresentava una novità nei miei rapporti con la Direzione e mentre, durante una breve sosta, mi rifocillavo nel vicino bar, dopo aver fissato per telefono un appuntamento con Angela in piscina per le
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quattro del pomeriggio (del che la ragazza, conoscendo il mio orario abituale, si era mostrata sorpresa e anche un po' allarmata), mi trovai a riflettere ancora sulle possibili ragioni dell'agio concessomi dai miei superiori. Pensai persino, a un certo punto, di essere caduto in discredito e che, proprio per questo, mi fosse stato assegnato un compito facilissimo, quasi da apprendista.
Ma, rimessomi al lavoro, la mia disposizione nativa all'ottimismo subito prevalse e, via via che le teste crollavano senza rumore, una dopo l'altra, sotto il martellino, mi sorpresi a cantare. Ciò mi costò, p[...]
[...]e seguire le diverse fasi, la signora, che non aveva più il plico con sé, si era incontrata con il marito. L'informatore non era riuscito a capire cosa si fossero detti. Apparentemente non si erano detti nulla e ognuno aveva proseguito ostentatamente per la propria strada. Ma l'uomo aveva estratto il fazzoletto dalla tasca sinistra dei pantaloni e, dopo essersi soffiato il naso in due tempi, aveva riposto il fazzoletto nella tasca di destra,
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il che andava interpretato senza dubbio come un segno convenzionale. Infatti, l'usciere, dopo aver camminato ancora un poco con la stessa andatura, aveva accelerato il passo d'improvviso, aveva fatto dietrofront e si era precipitato nell'ufficio del capo cassiere ragionier Biscazzi, creatura del capo del personale e socio di una cooperativa edilizia presieduta dal cognato del segretario particolare di S. E. il nuovo ministro. Così mi assicurava il commendatore, si chiudeva il cerchio della losca congiura ordita contro di lui dal vice economo, suo parigrado meno anziano, intrigante, senza scr[...]
[...]ta, ma confermava in pieno la sua tesi.
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Fra il risultato dell'analisi chimica della o polvere », quale poteva leggersi nell'apposita scheda al nome a Placenta », e l'autoreferto del commendatore si rilevava una rispondenza assoluta. Il signor Placenta, con il tubo di plexiglas, manifestava istinti e formulava concetti identici a quelli che gli erano familiari quando aveva ancora la testa sopra le spalle. In una parola, era normale.
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